Calabria No zona rossa: Cotticelli e Zuccatelli due facce della stessa medaglia
La sanità calabrese è commissariata dal 2010, e tutti i governatori che si sono succeduti dal primo giorno del commissariamento ad oggi, hanno fatto finta di non volere questo commissariamento.
Una mossa politica astuta che ha permesso loro di andare avanti chiudendo ospedali, favorendo le cliniche private, in combutta con gli stessi commissari.
Zuccatelli e Cotticelli sono due facce della stessa medaglia.
Cotticelli non ha mosso un dito per risanare il debito, confiscando finanziamenti diretti alle cliniche private, Zuccatelli ha distrutto l’ASP di Cosenza e poi quella di Catanzaro.
E’ di questo che dovremmo preoccuparci, dei 100 milioni non dovuti ma riportati in bilancio nell’Asp di Cz a guida Zuccatelli e del miliardo di euro di debiti dell’Asp di RC. E non sappiamo quanti altri debiti ci sono in giro. È questo il vero tumore della sanità calabrese, un bancomat al servizio di Ndrangheta, Massoneria e gente senza scrupoli che hanno sempre goduto del sostegno di politici collusi.
Le procure calabresi si sono occupate poco della sanità e degli interessi che vi girano attorno. Non lo ha fatto il Procuratore Gratteri, non lo hanno fatto i procuratori di Cosenza e di Reggio Calabria. Specie quelli di Locri e Reggio Calabria che erano occupati con le carte d’identità date da Domenico Lucano a povere immigrate, non versando la somma di 30 centesimi.
Ora in tanti vorrebbero Gino Strada come commissario. Figura nobile e autentica, ma lo si vuole mandare al massacro ? Si vuole un agnello sacrificale sull’altare della ‘ndrangheta ?
Facciano prima pulizia gli organi di governo, facciano pulizia nei conti delle cliniche private e poi potranno chiamare una figura come Strada, che ha già detto che accetterebbe l’incarico solo se potesse agire con la sua equipe di Emergency.
Due anni fa quando il governo Conte-Salvini-5 stelle mandò il generale Cotticelli in Calabria tutta la destra gridò al grande successo di questo ex generale del carabinieri.
Sembrava la propaganda fascista sul Prefetto Mori mandato in Sicilia a debellare la mafia.
Poi sappiamo come finì, e Cotticelli più o meno era su quella strada, con l’aggravante del non fare assolutamente nulla rispetto a quanto circolava in termini di danaro pubblico. La prima persona che Cotticelli incontrò, appena giunto in Calabria fu proprio il Procuratore capo dell’antimafia Gratteri, e questo gli servì ad avere una copertura mediatica e anche giudiziaria sul suo non fare nulla.
Per due anni ha assistito allo sfacelo della sanità calabrese, al rimpinguamento delle cliniche private in tutte le province calabresi, all’emigrazione sanitaria di migliaia di calabresi verso altre regioni, indebitandosi per oltre 300 milioni di euro.
Conta poco che sia stata una trasmissione come Titolo V ad evidenziarne le sue incapacità, i calabresi già sapevano di questa sua impossibilità a portare avanti il suo mandato a 11mila euro al mese.
La voracità di questi commissari, si vede anche nelle pretese di ottenere lo stipendio anche dopo essere stati dimessi. Lo fece il commissario Scura, che venne dimesso a dicembre del 2019 quando subentrò Cotticelli.
Non ricevendo lo stipendio di dicembre l’ex commissario Scura aprì un contenzioso con la regione Calabria pretendendo l’ultimo suo stipendio. Sono schiaffi morali, ad una popolazione stremata dalle continue chiusure per il Covid, per la continua umiliazione ad emigrare per farsi curare, alle continue malattie che non vengono curate nei pochi ospedali rimasti aperti.
La giunta del governatore Scopelliti, dal 1995 al 2000, chiuse ben 18 ospedali fra le ire e le proteste di sindacati e medici, e fu in quella breve stagione che non solo vennero dismessi ospedali pubblici ma vennero rimpinguate cliniche private e laboratori privati, sulle quali strutture si lanciarono a pesce politici facendone la propria fortuna elettorale.
Dal 2000 in poi , anche con giunte di centro sinistra o presunte tali, la via tracciata fu identica.
Fino a giungere ad un tetto massimo di debito, nel 2010 e l’arrivo dei commissari. Tutti i commissari si comportarono nello stesso modo che ha fatto Cotticelli, incancrinendo sempre di più il sistema già moribondo, portandolo alla morte completa. Zuccatelli fa parte di questo sistema, ha già dimostrato la sua incompetenza ed incapacità, e non farà altro che continuare sulla linea dei suoi predecessori, perché sarà la politica a guidarlo.
Solo le popolazioni mobilitate nei territori, potranno ribaltare questa via. Proteste popolari nelle principali città calabresi ed anche in piccoli centri, contro la dichiarazione della Calabria come zona rossa dimostrano come oramai si sia giunti a raschiare il fondo del barile.
La Calabria è zona rossa, non per numero di contagi, o per comportamenti negazionisti, ma perchè la sanità essendo al collasso non può ricevere nuovi ricoveri. I guasti della politica quindi devono ricadere sulle spalle di migliaia di lavoratori, ristoratori, baristi, piccoli commercianti, che mancando di un piano anti Covid resteranno senza sussidi.
Il governatore facente funzione, tale Spirlì, uno dei peggiori ed inutili amministratori avuti in Calabria, leghista, legato a Salvini a doppio filo, cerca di salvare capre e cavoli, insultando per prima Strada e poi, invece di aprire e potenziare gli ospedali o requisire le cliniche private, fa arrivare ospedali da campo per fronteggiare la crisi sanitaria.
Chiudo con questo promemoria, ricapitolando si può ben dire che in 8 mesi di governo regionale di centrodestra la cosa più importante fatta dalla regione sono state le foto del consigliere regionale Orsomarso in discoteca con Bob Sinclair, il milione e 700 mila euro dati al regista Muccino per un video promozionale sulla Calabria degli anni 50, Spirlì il presidente omofobo facendo funzione, non ha trovato il tempo per rinforzare la terapie intensive dopo 8 mesi di vicepresidenza ma sta assumendo tutti i suoi amici, che la Santelli diceva “in Calabria non c’è Covid, l’unico rischio è ingrassare”, la classe politica locale ha consegnato le chiavi della sanità ai boss della sanità privata come i Morrone, Greco, Parente, ecc., il centrosinistra con Oliverio in 5 anni non ha fatto nulla e che in 8 mesi non ha detto una parola, anche perché Callipo si è dimesso subito dopo aver votato il vitalizio.
E’ vero in Calabria si può ingrassare ma saranno sempre gli stessi a farlo.