“Lettere dal Myanmar”: un libro commovente che racconta la lacerazione di un paese dimenticato
Perché alcuni conflitti fanno notizia e altri no? Perché ci sono guerre che vengono raccontate ogni giorno, ora per ora, e altre che raramente “si guadagnano” un articolo o un servizio televisivo? Chi, nella giungla mediatica dell’atlante geopolitico, stabilisce le
“Cose un po’ scomode cucite sul morbido”: conosciamo Anastassìa Caterina Angioi, autrice del sommerso
Incontro Anastassìa Caterina Angioi e il suo libro “L’amore non cura. L’amore si cura” – edito da Albatros - restandone affascinata sin da subito. È possibile raccontare storie di abusi, di violenze, di resistenze e di resistenza, ma farlo come
Cara Olbia, ti faccio un regalo: ti regalo un deposito GNL vicino alle spiagge
Senza storia siamo involucri vuoti, senza memoria siamo disorientati, senza ricordo siamo destinati a scomparire. Pensate al perché oggi avete alcune abitudini, perché coltivate passioni, perché vi battete per un ideale piuttosto che per un altro. La risposta non la
Haiti e le violenze statunitensi
“L’amministrazione Biden sta facendo tutto quanto in suo potere per negare alle persone l’accesso ad un rifugio sicuro” Cercano asilo, viaggiano verso il confine tra il Messico e gli Stati Uniti. Sono le migliaia di haitiani protagonisti di una tragedia nella
Bombe che diventano gioielli: due italian*, un viaggio, l’impegno e l’idea
Vi raccontiamo una storia di riscatto e di speranza, la storia di No War Factory Cosa succede quando uno sguardo nuovo si poggia su qualcosa che era lì da sempre? Cosa succede quando la vita fatta ogni giorno, percorsa allo stesso
Amazon e l’inchiesta del NYT sui licenziamenti “automatici”: siamo macchine o persone?
Mesi di reportage e centinaia di interviste per un solo protagonista, il gigante Amazon. In vista della possibilità che il colosso stia per diventare “il più grande datore di lavoro degli Stati Uniti, avvicinandosi al milione di lavoratori”, lo stesso
“Senza cittadinanza non si è mai sereni” – Intervista a Paula Baudet Vivanco, #ItalianiSenzaCittadinanza
Ritorno a parlare di Ius Soli. Lo faccio dopo solo un mese, perché è doveroso e quantomeno necessario portare l’Italia un gradino più su nella battaglia che veda garantito il diritto di poter diventare risorsa del paese in cui si
Ius soli: “è tempo di leggi che si allineino ai cambiamenti della società”
Foto in copertina: neodemos.info Ius soli. Basta nominarlo per sollevare reazioni di pancia, ben lontane dal sano dibattito politico che prediliga il bene comune al di sopra delle riserve di alcuni soliti noti. Ammainato per necessità, viene fatto viaggiare a vele
La grande bolla e il capitalismo mascherato
C’è qualcosa che sta correndo più del Covid, che sta correndo più di questa pandemia, che sta lasciando dietro di sé una traccia arida del suo passaggio: è il divario sociale. Quando ci rialzeremo, ne comprenderemo i danni, e sapremo
Dolore cronico, Cannabis, e Pregiudizio made in Italy
“Ogni giorno sfido me stessa. Posso di nuovo uscire, guidare, posso lavorare. Sono tornata alla vita, dopo una diagnosi di patologia cronica”. Inizia così l’intervista con Valentina Degortes, quarantasei anni, infermiera, mamma di tre figlie, donna, e paziente affetta da fibromialgia